mercoledì 16 dicembre 2009

14, 15 e 16 DICEMBRE

Lunedi partenza da Sucre in un autobus da turismo (?!!?!) beh diciamo che non e male..scelgo il posto panoramico..il primo sopra l'autista ;-) A fianco a me siede un ragazzo che si e appena iscritto alla facolta di odontoiatria a Sucre ma vive a La paz..qualche ragazzo volenteroso c'é qui in Bolivia..anzi sicuramenete ce ne sono molto..certo le condizioni non sono certo ideali per farsi una formazione!
L?autobus ripercorre le strade che avevo "pedalato" per arrivare, lameno fino a POtosi! Il tempo non e lo stesso pero...grossi nuvoloni all'orizzonte minacciano pioggia il vento taglia tutto l'altipiano. RIpassare da li e come rivedere un film...la seconda volta noti certi particolari..ma ora piu che altro mi scorrono davanti agli occhi tutte le immagini di questa Boliva. Dagli spazi confinati e incantati del salar, ai cunicoli stretti bui e polverosi delle miniere di Potosi, dai sorrisi dei bambini che giocano e si divertono calciando un pallone bucato in un campo di sassi sabbia e rifiuti agli sguardi arcigni dei piu adulti che una volta che li saluti o ti fermi si aprono in un mezzo sorriso e vogliono subito stringerti la mano e ti chiedono da dove vieni, alla fine della conversazione poi ti salutano con un "que te vaje bien". Come da noi, gente che vive "tra i monti" spessop appare rude ma poi lascia trasparire tutta la sua cordialita ed affabilita.
Il viaggio e devastante. 3 o 4 soste pipi..visto che a bordo di bagni nemmeno l'ombra. L'ultima a mezzanotte...dopo un istante l'aiuto autista passa a controllare i biglietti..segno che stiamo arrivando..sono le 4.15!! La paz meglio el alto (la citta alta, e spazzata da un vento gelido. QUi infatti si usa viaggiare con la porta aperta..cosi l'autista resta sveglio ;-) ben per lui (e per noi!!) ma che freddo!!
ALla stazione degli autobus riusciamo a strappare un'altra ora dentro il bus per riposare (e scaldarci!!) un altro po...Ore 5.30 arriva il momento!! mi metto in moto verso l'ostello intanto (lo stesso dove avev alloggiato prima). Giusto per riprendermi un po. MI aprono e mi offrono la stanza della tv per riposare. Cosi un altro paio d'ore di sonno, colazione e sulle 9 sono pronto per partire. La giornata e splendida.
Peccato che uscire da la paz sia come ucire dall'ultimo girone dell'inferno dantesco!! La citta si sviluppa dentro la vallata fino in fondo senza possibilita di sbocco se non risalire in cima all'altipiano (el alto!) Da qui una superstrada battuta da macchine, camion, bus, micros che procede per cerchi concentrici arriva fino alla somminta!! 10 km di strada a salire...la giornata fortunatamente offre un colpo d'occhio notevole con il monte Illimani a oltre 6000 ricoperto di neve e la citta sottostante fa un certo che! Alcune foto...ma Virgilio direbbe..non ti curar di loro ma guarda e passa... la strada e ancora molta! Al pedaggio i poliziotti scherzano un po, mi chiedono da dove vengo e dove vado. Imbocco la strada per il lago...dopo circa 30 km si esce dalla bolgia. Si aprono distese di allevamenti e in lontananza la cordigliera innevata fa un bell'effetto. Il verde e piu rigoglioso sara la vicinanza del lago...chissa....lungo i corsi d'acqua miriadi di persone intente a fare il bucato..Arrivo a Hurina e mi fermo per la notte, 80 km e sono un po provato. L'alloggio e discreto, pulito se non altro...Un piccolo aneddoto tanto per farvi capire..Mentre ero in camera nel cuore della notte..mi bussano per chidermi se potevo cambiare camera visto che mi avevano dato una con due letti ed avevano gente..e ce n'era una con uno. Io accetto...loro si scusano molto e sono molto gentili comunque...beh...erano le 20.30 ..:-)) ogni cmmento e superfluo!
Stamattina partenza alle 9..tempo discreto..fresco...80 sono i km che mi dividono da Copacabana. La strada si fa subito insidiosa...anche se il panorama e davvero incantevole...su e giu con parecchio vento..ma il bello deve ancora venire..Arrivo a Tiquina dove occorre prendere il traghetto...beh..un barcone con 4 travi di legno dove salgono due macchine o un pulman alla volta..mosse da un motore 125 che praticamente rischia da un momento all'altro di lasciarci le penne;-)
Lo stretto divide il lago Huynaymarca dal Titicaca...ci siamo quasi..Scendo e mi ferma un ragazzo boliviano...interessato alla mia bici...mi dice essere nellanazionale under 18 di ciclismo...E tutto entusiasto..gli dico che conto divederlo al tour de france!! MI sorride e mi da la mano...
RIparto...e da qui inizia un salitone senza fine...20 km che portano fino in cima al promontorio che porta giu dritto fino a copacabana....Il panorama salendo pero e incredibile...le soste per prendere fiato sono comunque un buon motivo per fermarsi a scattare un po di foto... La cima indica 4250 mt!!Arrivare a queste altitudini da noi significa indossare abbigliamento da alpinismo ramponi, corde ecc....
Lungo la strada poi ogni tanto spuntao sciami di bambini che chiedono qualcosa, regali...e cominciano a corrermi dietro...Vorrei fermarmi e lasciare loro qualcosa ma cosa? e a tutti? Alle volte sono cosi insistenti nel corrermi dietro che mi mettono persino ansia...POi penso che vivere in cima a queste montagne in piccoli villaggi di pastori in cui la vita e fatta solo dal sorvegliare il bestiame e la giornata si apre all'alba (ore 6) e si chiude al tramonto (18.30)..beh forse li capisco...
Inizia la discesa...finalmente un lunga discesa tra questi spazi aperti...ed e cosi che dietro un curvone si apre una vista mozza fiato..sembra quasi di essere passati in buco spazio temporale...una favola...distese di prati verdi coltivate..alberti ad arbusto e lui..il lago Titica con il suo colore blu zaffiro che si staglia li sotto davanti a me...Gli ultimi km di discesa sono una sosta continua...non so piu dove fotografare..il promontorio che porta all'isole del sol e cosi nitido e definito che sembra di poterci arrivare con un balzo..la costa peruviana con qualche nuvola che comunque con il riflesso del sole produce dei colori incredibili!
Trovo un alloggo e mi dirigo subito al cerro calvario..un nome un programma...il monte davanti Copacabana che domina la citta e il lago. La salita e un vero e proprio calvario...ma e da fare!
Da in cima la vista e qualcosa di unico...a destra l'isola del sol a sinistra la costa che porta in peru con vista sulla cordigliera real....Sarebbe da rimanere li ad ammirare lo spettacolo senza piu scendere..facendosi trasportare in un volo senza fine... Forse ho capito come mai questo posto era cosi caro agli inca...
DOmani e dopodomani isola del sol..l'isola e piccolina ma con calma mi gusto un po di resti della civilta inca...e poi l'isola e molto poco frequentata...un po di tranquillita ci sta...:-)
Ci risentiremo tra un paio di giorni...
Hasta luego ..e gracias a todos los amigos!
ps...niente foto mi spiace ma qua non si riesce ;-(

4 commenti:

  1. Si ciao Marco, vai grandissimo!!!!!!!! Ti salado!

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  2. ciao Marco, alzarsi la mattina e trovare tue notizie è fantastico, quando poi ci racconti le tue avventure ed esperienze è impagabile.
    Sei arrivato quasi alla fine del tuo viaggio ma cose da vedere ce ne sarebbero ancora molte.Goditi questi ultimi giorni e falli godere anche a noi. Ti seguiamo sempre con attenzione e massimo interesse. Bacioni

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. ciao fili.
    volevo innanzitutto dirti GRAZIE!!!
    era dal 5 di dicembre che non leggevo il tuo post,per mancanza di connessioni disponibili.
    stamattina arrivo all'aeroporto di s.vincent,per spostarmi verso saint lucia,e cosa trovo?una colonnina per il wireless.
    prima ancora di controllare la posta entro nel tuo blog e comincio a leggere.ci ho messo un'ora e 40 minuti a recuperare dal punto in cui ti avevo "lasciato" (mi sono aperto le foto a pieno schermo una a una!!!),e molte,moltissime volte mi sono accorto che ero così preso che mi sembrava di essere là.davvero!!!!
    è tutto così incredibile...
    credo che il sud america in generale (con l'unica eccezione (secondo me) del brasile) sia un posto stupendo,così come lo sono le persone che lo abitano.
    come dicevo all'inizio permettimi di ringraziarti.perchè con le tue parole,gli aneddoti e le immagini mi/ci hai messo sul sellino posteriore e ci hai scarrozzato in giro con te.
    concedimi solo di ribadire un parere gia espresso e discusso sia con te che con il prof. angelo:un viaggio simile,come lo stai facendo tu (o com'è solito fare angelo) non è da tutti.usare parole come mito,o eroe,può risultare altisonante o magari esagerato,ma ci vogliono due "zebedei" così per vivere una simile esperienza.e tu hai dimostrato di averne da vendere!!!una volta di più!!!
    GRAZIE FILI.
    sei troppo un grande!
    un saluto anche agli altri lettori del blog

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